EAST AUSTRALIA – IL NUOVO CONTINENTE SUD DEL MONDO - Spazi infiniti down under

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EAST AUSTRALIA – IL NUOVO CONTINENTE - CODICE: WORLDTOP03

Ti raccontiamo un nostro grande itinerario in Australia, nella parte orientale del paese.
Dalla zona temperata nello stato di Victoria alle latitudini tropicali del Queensland. Si toccheranno le città più importanti e fantastiche aree naturali. L’oceano sarà una presenza costante di tutto questo percorso.
Un viaggio lungo, da fare preferibilmente durante l’inverno australe, ovvero la nostra estate, pensando che nel Queensland questa è la stagione migliore per godersi il mare senza il pericolo delle meduse velenose.
Il viaggio inizia da sud: si toccano Melbourne e Sydney per poi risalire a Brisbane e da qui in auto fino a Cairns, alternando la frizzante vitalità delle metropoli ad emozionanti percorsi, itinerari ed escursioni nella natura, spesso selvaggia, incontaminata e a contatto con il mare.

A parte due voli interni, il nostro è essenzialmente un grande viaggio in Australia on the road, ideale per chi ama guidare anche su lunghe percorrenze

 


IL VIAGGIO:

itineraro self-drive
DURATA CONSIGLIATA: minimo 21 giorni (voli esclusi)
PERIODO MIGLIORE: tra luglio e settembre. Clima mite invernale nel sud, fresco a Sydney, da primaverile a caldo estivo tropicale, risalendo la costa da Brisbane a Cairns
QUANDO PRENOTARE: da 11 a 6 mesi prima della partenza
PARTENZA: Melbourne, Victoria
ARRIVO: Cairns, Queensland
CONSIGLIATO A:

chi ama i lunghi viaggi on the road, in coppia, famiglia o con amici. Grande alternanza tra ambienti naturali, con panorami unici e la vita frizzante delle città

DOCUMENTI e INFO UTILI:

Passaporto con scadenza oltre la data di rientro in Italia e Visto Elettronico (e-visitor Visa) obbligatorio per soggiorno fino a 90 giorni. Controlla qui tutti i requisiti necessari 

 

 

Arrivo a Melbourne, ritiro dell’auto a noleggio in aeroporto e breve trasferimento in hotel.

Il giorno successivo iniziamo la visita di Melbourne, giovane e attraente metropoli australiana, capitale dello stato di Victoria, grande centro culturale dell’Australia, considerata una delle città più vivibili al mondo.
Il tram gratuito sulla City Circle Line è un ottimo modo per spostarsi tra le zone più interessanti.

A Federation Square si possono visitare il Koorie Heritage Trust, museo creato per preservare e tramandare la cultura aborigena, e lo Ian Potter Centre con arte aborigena e coloniale.

Sempre qui si trova la stazione ferroviaria di Flinders Street in mattoni rossi e vale la pena di passeggiare lungo la Flinders Walk e il fiume Yarra, sul quale si possono fare anche delle minicrociere.
Nel centro di Melbourne è bello passeggiare tra i tanti vicoli, impreziositi da locali, negozi alternativi, opere di Street Art. Sul percorso del tram si trovano anche la cattedrale di St. Paul e la Parliament House.
Da non perdere il Queen Victoria Market e i ristoranti multiculturali in Flinders Lane.

All’imbrunire ci si può spostare in auto, o con altri mezzi, al molo di St. Kilda dove si possono osservare i timidi pinguini di St. Kilda che hanno creato una colonia sugli scogli alla fine del molo.

Consigliamo di soggiornare due o tre notti a Melbourne, prima di iniziare il tour.


Partiamo in direzione sud ovest verso la baia di Geelong dove si può fare una breve sosta. Molto interessante il Narana Aboriginal Cultural Centre, sulla strada che porta a Torquay. Al centro culturale si può fare un salto esperienziale nella cultura aborigena, ascoltare il suono dei didgeridoo e capire qualcosa in più sui nativi australiani.
Proseguiamo per le spiagge di Torquay, dove è facile vedere surfisti in azione. A Torquay si può visitare l’Australian National Surfing Museum. Continuiamo sulla Great Ocean Road, una delle strade costiere più belle dell’Australia, passando da Fairhaven Beach, la più grande spiaggia sulla Great Ocean Road e proseguiamo per Lorne e Kennett River. Qui, con un po’ di fortuna, si potranno osservare koala e pappagalli.
La strada che ci porta verso i Dodici Apostoli ha tratti di costa molto panoramici. La graziosa cittadina di Apollo Bay merita una sosta così come l’Otway National Park e il vecchio faro di Cape Otway.
Qualche decina di chilometri più a ovest ecco i Dodici Apostoli, grossi faraglioni calcarei, sferzati dal vento e dalle onde che formano uno dei panorami più belli dell’Australia.


Fermiamoci nel villaggio storico di Flagstaff Hill e quindi proseguiamo fino a Warrnambool una piccola cittadina dove si può pernottare. Nella stagione invernale, dall’immensa Logans Beach, sempre con un po’ di fortuna, si possono osservare le balene ma binocolo e teleobiettivo sono accessori indispensabili.

Da Warrnambool rientriamo all’aeroporto di Melbourne attraversando una vasta regione di dolci colline. Lasciamo l’auto e con poco più di un’ora di volo raggiungiamo Sydney.
Spostarsi con i mezzi pubblici e i taxi è facile. Se preferiamo avere completa indipendenza e gestire facilmente eventuali gite fuori città, meglio noleggiare un’auto.

 

Sydney, nello stato federale del New South Wales, è la città più popolosa dell’Australia.
Si trova all’interno di un vasta e frastagliata insenatura, un comodo da porto naturale. Qui, nel XIX secolo, gli inglesi insediarono una grande colonia penale.
Nel corso del ‘900 Sydney ha subìto una forte espansione e si è trasformata nella più vivace e attraente città multietnica del Paese.
Per godersi con calma la città ci vogliono almeno 3 giorni; noi qui ci limitiamo a dare solo qualche suggerimento di visita.

 

La parte contemplata come centro città può essere idealmente compresa tra Hyde Park e l’Opera House di Sidney, conosciuta in tutto il mondo.

Il centro si può visitare a piedi cominciando dal lungo Harbour Bridge, da dove vedere lo skyline e l’Opera House. Il quartiere sotto l’Harbour Bridge detto amorevolmente dai locali the coat hanger -l’appendino- per la sua tipica forma, è chiamato “the Rocks”, siamo nella parte più antica di Sydney.

Zona ricca di edifici storici, musei, locali e ristoranti.


A sud del Circular Quay sono da vedere l’Art Gallery, la State Library e i Royal Botanic Gardens. Siamo a poca distanza dalla Cattedrale di St. Mary, da Hyde Park e dal Municipio. In città si può mangiare davvero di tutto, ma secondo noi vale la pena visitare e mangiare in uno dei locali che troviamo al Fish Marketil grande mercato del pesce di Sydney.

 

Una mezza giornata abbondante si può trascorrere nella zona di Bondi Beach, forse la più famosa spiaggia australiana. La passeggiata lungo la scogliera da Bondi a Bronte Beach è davvero fantastica: mare splendido con surfisti omnipresenti, imponenti scogliere che si intervallano a grandi spiagge e naturalmente localini suggestivi per fermarsi per un drink o uno spuntino con un panorama unico.
I sobborghi di Paddington e di Surry Hills sono da esplorare e proprio a Surry Hills si trovano alcuni dei migliori ristoranti della città.
Sydney ci sorprende per la varietà di paesaggi urbani, inseriti tra verdi colline con aree residenziali e la spettacolare linea costiera sul Pacifico.

 

Lasciamo Sydney e voliamo per poco più di un’ora verso nord, atterrando a Brisbane, capitale del Queensland. Siamo sempre più vicini al Tropico del Capricorno e qui l’inverno, di fatto, non esiste.

Brisbane è una città d’arte molto piacevole da vivere e visitare, merita un paio di giorni.

Ritirare l’auto in aeroporto è molto comodo. Una giornata va dedicata al centro città che si trova su una penisola tra le anse del fiume omonimo. In questa zona si alternano edifici di stampo coloniale ed eleganti grattacieli. Si può fare l’interessante tour gratuito del municipio di Brisbane e dalla Torre dell’Orologio di Brisbane vedere tutta la città.
Passeggiamo tra le centralissime Queen e Albert Street, dove si trovano negozi e centri commerciali, per raggiungere il grande parco e giardino botanico, sulla punta della penisola, ideale per un pic nic tra alberi maestosi come i grandi banyan tree.


Ritorniamo verso il Treasury Building e ci imbarchiamo dal pontile North Quay, su uno dei ferry gratuiti che attraversano il fiume fino a South Bank e Streets Beach, una bella spiaggia artificiale sul fiume.

In questa zona si trovano grandi musei d’arte come la Queensland Art Gallery and Gallery of Modern Art, il Conservatorio, la grande Ruota Panoramica. Chi vuol provare qualcosa di adrenalinico potrà scalare lo Story Bridge prima di cenare alla Custom House o provare qualche locale più informale nel centro cittadino.

Con l’auto si possono raggiungere diverse altre attrazioni poco fuori città. Il Lone Pine Koala Sanctuary è molto interessante, specie per i bambini. Qui si può interagire con i teneri marsupiali, con i canguri e osservare altri animali della fauna australiana come l’ornitorico, il dingo, il wombat.

La costa è invece caratterizzata da diverse isole e un mare molto bello dove praticare diversi sport acquatici e, sempre durante l’inverno australe, osservare le balene. Le temperature dell’aria tra giugno e settembre vanno dai 12 ai 24 gradi ma l’acqua a queste latitudini è ancora abbastanza fredda e richiede una muta.


E’ tempo di iniziare il lungo viaggio on the road sulla East Coast del Queensland. Lasciamo Brisbane in direzione nord e facciamo tappa lungo la Sunshine Coast. Più a nord incontriamo la cittadina di Maryborough, vecchio porto di arrivo dei migranti che approdavano nel Queensland e città di nascita di Pamela Lyndon Travers, autrice del romanzo di Mary Poppins.
Arrivo a Hervey Bay, un piccolo centro abitato, punto ideale per un’escursione a Fraser Island, l’isola sabbiosa più grande al mondo.

L’isola è selvaggia, fa parte del Great Sandy National Park ed è considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Non esistono strade ma mulattiere sabbiose e con dei fuoristrada si possono attraversare verdi foreste pluviali e arrivare alle spiagge selvagge della costa orientale.
Luoghi naturali unici, ricchi di fascino, da visitare con rispetto e attenzione, seguendo le guide.
Siamo a casa dei grandi coccodrilli marini, del dingo (il lupo australiano) e dei pericolosi ragni che si nascondono nella sabbia. Meglio evitare i tuffi in mare viste le forti correnti, la costante presenza di squali e di meduse velenose. Ma vale assolutamente la pena visitare quest’isola.

 

Ripartiamo in direzione nord, ci aspetta una tappa di ca. 400 km, lungo la Bruce Highway. Capiterà purtroppo di vedere dei canguri uccisi e lasciati ai margini della strada. Occorre prestare attenzione e non esagerare con la velocità anche se la strada è libera. Questi animali sono numerosi e vagano liberi. Spesso attraversano questa che è l’unica arteria stradale dell’est dell’Australia.
Raggiungiamo Seventeen Seventy. Una località che si chiama proprio 1770 a ricordo del secondo sbarco di James Cook in Australia.
L’area infonde un’incredibilmente atmosfera pacifica e sulla punta della penisola ci sono vari punti panoramici come la Bustard Bay, da dove si possono osservare i cetacei che nuotano in queste acque.

Proseguiamo per Rockhampton, località sulla linea del Tropico del Capricorno, in un’area caratterizzata dai numerosi allevamenti di bestiame.

Da Rockhampton proseguiamo per altri 500 km lungo la Bruce Highway. Sosta a Mackay circondata da piantagioni di canne da zucchero.
Arrivo ad Airlie Beach, una bella cittadina costiera con spiagge orlate da palme da cocco e una grande laguna artificiale dove è possibile nuotare tutto l’anno senza pericoli. E’ una località ideale per rilassarsi un paio di giorni o per fare bellissime escursioni, ad esempio sulle sabbie bianche di Whitehaven Beach e nel Parco Nazionale delle Whitsundays Islands. Oppure nella foresta pluviale del vicinissimo Conway National Park.

 

Ultima lunga tappa di quasi 600 km. Sul percorso sosta per pranzo a Townsville, dove gustare ottime specialità locali a base di pesce, di fronte all’isola di Magnetic Island. In serata raggiungiamo Cairns, la principale località del nord del Queensland che richiama turisti da tutto il mondo. Spiagge tropicali e a poca distanza foreste, parchi nazionali e soprattutto la Grande Barriera Corallina. Ci si può rilassare nella piscina di un resort o trascorrere le giornate esplorando la regione. La città stessa è piacevole per una vacanza. Locali, ristoranti, mercati e una grande laguna artificiale aperta al pubblico, sono disponibili gratuitamente e tutto l’anno.

La Grande Barriera Corallina, Patrimonio dell’Umanità, è il complesso di reef corallini più grande al mondo. Quasi mille isole che si estendono da Nord Ovest a Sud Est per 2300 km al largo delle coste del Queensland.

A seconda del tempo e del budget, possiamo prenotare crociere di uno o più giorni per fare snorkeling o immersioni in uno degli acquari naturali più spettacolari del pianeta. Sempre in funzione del budget si può prenotare un volo panoramico per osservare questa meraviglia naturale unica.

Se il budget è più limitato consigliamo una gita di un giorno a Fitzroy Island o Green Island, le isole più vicine a Cairns, con straordinarie spiagge coralline e acque trasparenti.
Per fare un’esperienza unica e un soggiorno esclusivo sulla Grande Barriera Corallina dobbiamo considerare le isole coralline di Bedarra Island, a sud o di Lizard Island, a nord di Cairns.

Rimanendo qualche giorno sul continente esploriamo la parte a nord di Cairns.
La foresta pluviale di Daintree, anch’essa Patrimonio dell’Umanità, richiama l’antica cultura aborigena e ospita moltissime piante tropicali e animali. E’ uno dei pochi posti al mondo per osservare il casuario, un grosso uccello incapace di volare. Vi sono diverse specie di rettili tra cui il temibile coccodrillo marino.

Questi animali si trovano alla foce dei fiumi. A Cape Tribulation la foresta pluviale arriva al mare su spettacolari e lunghissime spiagge bianche.

Un’altra escursione di un giorno, da fare con la propria auto o in treno, raggiunge il villaggio di Kuranda, famoso per i suoi mercatini e la comunità di artisti che anima la cittadina immersa nelle foreste tropicali.

Scegliendo il treno si attraversano scenari molto panoramici tra la foresta pluviale e le profonda Barron Gorge dove il fiume omonimo forma altissime cascate.

 

Il nostro viaggio in Australia, nella parte orientale del Paese, termina con la riconsegna dell’auto all’aeroporto internazionale di Cairns, normalmente collegato con diverse città asiatiche come Singapore.

 

 

Questo itinerario in Australia è solo consigliato.
Può essere sempre modificato e personalizzato secondo le tue esigenze.

 

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