U.S. VIRGIN ISLANDS ISOLE VERGINI AMERICANE - I Caraibi degli Stati Uniti

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U.S. VIRGIN ISLANDS - CODICE: TROPICAM04

Partite con noi alla scoperta delle Isole Vergini Americane, un piccolo gioiello tropicale!
Collocate 60km a est di Puertorico, bagnate dalle calde acque dei Caraibi e rinfrescate dagli alisei: una meta unica, incantevole, da scoprire 

 

 

IL VIAGGIO: soggiorno mare e visite in loco
DURATA CONSIGLIATA: 7-10gg
PERIODO MIGLIORE: da novembre ad aprile per godere del clima migliore. Le destinazioni sono fruibili tutto l’anno ma non particolarmente consigliate tra agosto e ottobre quando, come per tutti i Caraibi, è stagione di uragani
QUANDO PRENOTARE: 6 mesi prima della partenza per trovare più ampia disponibilità e migliori quotazioni
PARTENZA: St. Thomas
ARRIVO: St. Croix
CONSIGLIATO A: chiunque ama i luoghi esotici ed esclusivi, con un mare caldo tutto l’anno
DOCUMENTI: Passaporto con scadenza oltre la data di rientro in Italia. ESTA obbligatorio. In alcuni casi è necessario richiedere il VISTO. Controlla qui tutti i requisiti necessari  

 

 

Le Isole Vergini Americane (di seguito USVI) sono una ex colonia danese e da quasi un secolo fanno parte degli Stati Uniti, pur non essendo uno stato dell'Unione. Sono formate da un totale di 53 isole e isolotti e le principali sono:

St. Croix, soprannominata "il giardino delle Antille", dove non a caso alcuni tra i più rinomati marchi internazionali della tradizione alberghiera hanno creato qui resorts di lusso ed alberghi.

St. John, la più piccola isola dell’Arcipelago, è selvaggia ed aspra, la più vergine delle Vergini, un vero paradiso tropicale. E’ la sede del National Park delle Vergini Americane, territorio naturale protetto terrestre e marino.

St. Thomas, l’isola “glamour” delle Vergini, offre charme ed avventura, il perfezionamento dell’arte della tranquillità.

 

Alle USVI non si può arrivare direttamente dall’Italia, ma da uno dei numerosi aeroporti statunitensi tra i quali New York, Chicago, Atlanta e Miami.
Si atterra a St. Thomas e da qui suggeriamo di prendere un taxi per portarsi subito presso il porticciolo da cui partono i ferry per St. John, la nostra prima tappa: si può andare a Red Hook o a Cruz Bay, dipende dall’orario in cui si arriva.

St. John ci aspetta e ci accoglie con le sue dolci acque cristalline (incredibilmente trasparenti anche al porto). Un taxi ci porterà poi presso il nostro alloggio. Da ricordare che alle USVI i soggiorni tipici sono o in bed&breakfast in piccole strutture e case, o in strutture composte di piccole (o grandi) ville.

Cruz Bay è la parte più popolata della piccola isola di St. John e l’offerta di bar e ristorantini è ampia per la scelta della nostra cena. Ricordiamoci solo che qui si cena presto!

La mattina successiva ci rechiamo all'autonoleggio per scegliere la nostra jeep, con la quale potremo andare a esplorare l’isola e le sue numerose e caratteristiche spiagge.

Facciamo prima un salto al Virgin Island National Park Visitor Center per farci dare qualche indicazione dai ranger e poi partire per la nostra avventura, muniti di pinne e maschera, per godere appieno della vita marina e sottomarina che l’isola ci offre.

Possiamo sbizzarrirci tra le varie “bay”, tutte rigorosamente pubbliche, ma in alcune troveremo una “admission fee” da pagare.

Partiremo da Salomon Beach, tranquilla lingua di sabbia a poca strada da Cruz Bay, per poi proseguire verso la suggestiva Caneel Bay e raggiungere l’incantevole Trunk Bay, dichiarata una delle più belle spiagge del pianeta. Qui non perdiamoci l’Underwater Trail, un percorso sottomarino da seguire alla scoperta di fauna e flora caraibica.

Proseguiamo poi per altre incantevoli spiagge nascoste dalla ricca flora tropicale quali Cinnamon Bay Beach e la splendida Maho Bay dove potremmo anche fare incontri interessanti: le tartarughe marine di Maho Bay.

Dalla parte opposta dell’isola raggiungiamo invece Coral Bay adagiata su un’ampia insenatura, per goderci il tramonto.
Ricordiamoci sempre oltre alla crema solare, di avere un repellente contro gli insetti che, specie all’imbrunire, ci tormenteranno parecchio.

L'offerta di percorsi nella natura a St. John è varia: ce ne sono oltre 20, dalle lunghezze e dislivelli variabili.
Per citarne alcuni: il Salt Pond Bay trail, breve tratto di 20 minuti, lo Yawzi Point Trail di 45 minuti ci porterà a scoprire rovine di case danesi del XVII secolo e viste su spiagge rocciose o il Sugar Mill Trail dove attraverso il percorso raggiungeremo il vecchio mulino di canna da zucchero dell’isola, per poi finire con un bagno a Reef Bay.

Riprendiamo il nostro ferry di buon mattino e torniamo a St. Thomas, l’isola principale delle USVI che grazie alla sua condizione di porto franco agevola lo shopping delle centinaia di turisti che ogni giorno sbarcano dalla navi da crociera nella capitale Charlotte Amalie.

E’ sempre bene anche qui avere un’auto a noleggio per poterci permettere un giro dell’isola senza fretta.


Iniziamo una tranquilla passeggiata alla scoperta della città.
Indubbiamente interessante la sede del governo delle Isole Vergini Americane, costruito nel 1867, è un edificio neo-classico in mattoni bianchi e legno, con all’interno scalinate costruite con legno di mogano locale. Poco distante troviamo invece il castello di Barbanera, il Blackbeard Castle, struttura con torre da cui si ha un’impressionante vista sul porto di Charlotte Amalie, e al centro l’immancabile imponente statua del pirata.

Nel nostro giro a piedi proseguiamo per i famosi 99 steps che digradano dalla fortezza fino al centro città regalandoci scorci naturali delle Isole Vergini Americane impressionanti e portandoci a scoprire le pittoresche vie della capitale con le sue case coloniche, i numerosi e colorati locali dove degustare un rum o  un punch e fare qualche acquisto.

Con un breve tragitto in auto ci spostiamo alla sommità di Drake’s Seat dove ci accoglierà un piccolo centro commerciale ricco di souvenir, ma il vero motivo per cui siamo qui è la magnifica vista che si gode su Magen’s Bay la più spettacolare baia dell’isola di St. Thomas.
Nei giorni tersi da questa sommità è possibile anche vedere alcune delle British Virgin Islands.

Il trasferimento alla scoperta dell’ultima isola, St. Croix, avverrà con un breve volo di circa 35 minuti.
Una delle cose più emozionanti da fare qui è passeggiare sulla spiaggia dove nel XV secolo ci fu lo sbarco di Cristoforo Colombo alle Isole Vergini Americane a Salt River che oggi è divenuto territorio protetto all’interno dell’omonimo parco nazionale, il Salt River Bay National Historical Park & Ecological Preserve.

I centri principali sono due: Frederiksted e Christiansted entrambi con una forte anima coloniale preservata e che rende piacevole passeggiare alla ricerca dell’animo profondo e degli usi e costumi dei locali, come ad esempio il ricco e colorato mercato del sabato mattina, il Farmers & Fish Market a Christiansted.

E’ stata un’isola con forte impronta di schiavitù africana, si contano infatti i resti di almeno 300 piantagioni principalmente di zucchero e cotone a St. Croix e diversi sono i tour disponibili per approfondire la storia della schiavitù africana presente tra il 1500 e il 1848, anno di abolizione della schiavitù.

Attività da non perdere sull’isola sono indubbiamente una visita a Point Udall, all’estremità est, considerato il punto più a est degli Stati Uniti, e quindi primo punto del sorgere del sole statunitense.
Il Buck Island Reef National Monument, dove possiamo perderci in uno snorkeling infinito e dove ci sono anche molte attività subacquee per i bambini e poi l’esplorazione della cucina caraibica alla ricerca di una gastronomia caratterizzata dalla varie influenze che queste isole hanno vissuto nei secoli.

La nostra esplorazione termina per adesso qui, ma ogni occasione sarà buona per far ritorno in queste terre dal fascino estremo e dalla tranquillità infusa della loro popolazione.

 

 

Questo itinerario è solo consigliato.
Può essere sempre modificato e personalizzato secondo le proprie esigenze

 



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