U.S. CIVIL RIGHTS TRAIL - Itinerario storico dei diritti civili - CODICE: USACAR019
Questo itinerario ci porta alla scoperta di alcune delle città più importanti nella storia del movimento americano per i diritti civili. Si attraverseranno gli stati del Tennessee, Mississippi, Alabama e Georgia.
L' itinerario nel sud est degli Stati Uniti andrà a toccare le corde dell’anima e ci farà conoscere la cruda realtà storica della schiavitù e le varie tappe del difficile passaggio verso l’uguaglianza sociale
IL VIAGGIO: | itinerario in auto |
DURATA CONSIGLIATA: | minimo 15 -16 giorni |
PERIODO MIGLIORE: | tutto l’anno. Ideale tra marzo e maggio e tra settembre e novembre. In inverno possibile clima rigido nella parte nord dell’itinerario, in estate molto caldo e umido |
QUANDO PRENOTARE: |
almeno 6 mesi prima della partenza, specie se si viaggia in luglio/agosto |
PARTENZA: | Nashville, Tennessee |
ARRIVO: | Nashville, Tennessee |
CONSIGLIATO A: | itinerario particolare e toccante, adatto a chiunque sia interessato a scoprire e ripercorrere le tappe storiche dei diritti civili nel profondo sud degli Stati Uniti. Adatto anche alle famiglie. Musei ed esperienze non mancheranno di stupire anche i giovani viaggiatori |
DOCUMENTI E INFO UTILI: | Passaporto con scadenza oltre la data di rientro in Italia. ESTA obbligatorio. In alcuni casi è necessario richiedere il VISTO. Controlla qui tutti i requisiti necessari |
Arrivati all’aeroporto di Nashville ritiriamo l’auto per partire con il nostro itinerario.
Nashville è una delle più importanti Music Cities d’America ma anche una delle tappe dello U.S. Civil Rights Trail, un percorso virtuale recentemente organizzato, che tocca oltre 100 tra città e località in 14 stati nel sud-est degli Stati Uniti.
Il nostro cammino comincia al Woolworth Restaurant, uno dei luoghi dove nel 1960 si svolsero dei sit-in non violenti, contro la segregazione razziale.
Visitiamo la Biblioteca Pubblica e il suo spazio dedicato ai diritti civili e la Davidson County Courthouse, da dove le autorità cittadine ammisero l’immoralità della segregazione e furono compiuti i primi passi per concedere l’accesso a servizi e locali pubblici ai cittadini di ogni razza. Nelle vicinanze vedremo i Witness Walls, murales che raccontano il percorso di Nashville verso le libertà civili.
La sera godiamoci l'eccezionale musica live di uno dei moltissimi locali, esperienza imperdibile nel cuore Nashville.
Anche questo itinerario, come quasi tutti i nostri viaggi su misura negli Stati Uniti, può essere adattato alle tue esigenze.
Chi ama la musica e specialmente il Country, dovrebbe considerare una notte di permanenza in più, oltre alle due consigliate.
Partiamo per Memphis facendo una tappa a Henning per visitare l’Alex Haley Museum, l’autore del romanzo “Radici”, dedicato alla storia degli Afroamericani.
Arriviamo a Memphis, sulle rive del fiume Mississippi. Visita alla Burkle Estate, un’antica magione risalente alla prima metà dell’800.
Si racconta parte della storia della schiavitù in America si narrà la fuga degli schiavi attraverso cunicoli sotterranei che conducevano al fiume e quindi alle barche che partivano per gli stati nordisti, oramai liberi.
Visitiamo il National Civil Rights Museum, costruito intorno al famoso Lorraine Motel dove, nel 1968, venne assassinato Martin Luther
King Jr, leader del Movimento per i diritti civili.
In questo museo si capiranno altri famosi episodi del movimento, dalla storia di Rosa Parks alle marce di Selma.
Come Nashville, anche Memphis è tra le più importanti Music Cities americane.
Camminiamo lungo Beale Street, cuore e anima della cultura afroamericana, luogo unico per cenare, sorseggiare un drink e godere dell’ottima musica.
La chiesa battista di Beale Street, per anni punto d’incontro dei leader neri, è un altro dei luoghi da vedere in zona così come lo
Stax Museum dove si celebra la musica soul, dal gospel agli inni che accompagnavano proprio le marce dei diritti civili.
Gli Stax Studios furono tra i primi a dare spazio a musicisti di colore e qui molti iniziarono la loro carriera.
Assaggiamo qualche specialità locale al ristorante Four Way, dagli anni ‘40 punto d’incontro per gli attivisti e, data la vicinanza agli
Stax Studios, frequentato anche da artisti quali B.B. King e Aretha Franklin.
Lasciata Memphis proseguiamo verso sud con un breve stop all’Oxford Campus, università del Mississippi per vedere il monumento di James Meredith, primo studente di colore ammesso nell’ateneo, nel 1962, quando si scatenarono numerose proteste dei bianchi e il Presidente Kennedy dovette mandare addirittura l’esercito per placare le sommosse.
Il percorso verso Jackson, segue il cammino della Marcia contro la paura che Meredith voleva fare in solitaria per protestare contro il razzismo ancora così presente negli stati meridionali.
Ferito lungo il percorso, la marcia fu compiuta da oltre 15.000 attivisti.
A Money, tappa successiva, un ragazzino nero di 14 anni, Emmett Till, entrò al Bryant's Grocery & Meat Market, negozio di una giovane bianca, per comprare delle caramelle.
Emmet avrebbe ammiccato alla ragazza e venne per questo brutalmente trucidato dai familiari e gettato nel fiume Tallahatchie. Era il 1955.
Passiamo per Summer per vedere la Tallahatchie Courthouse, il tribunale dove si tenne il processo e da qui, in un paio d’ore, raggiungiamo Jackson, la capitale, per la cena e il pernottamento.
Visitiamo il Mississippi Civil Rights Museum, aperto nel 2017, che ben documenta le lotte per i diritti civili nello stato. A nord della città visitiamo il Tougaloo College, college storico per ragazzi di colore, da dove si generarono varie campagne pacifiste. La stazione degli autobus Greyhound sulla Lamar Street è un altro “must” da vedere a Jackson. Da qui partivano i Freedom Riders, attivisti che sfidavano la segregazione razziale in varie località del Sud.
Partiamo in direzione nord est, verso Tuscaloosa e ci fermiamo a Philadelphia dove, nel 1964, furono assassinati tre giovani attivisti da parte di membri del Ku Klux Klan.
Il fatto, raccontato poi nel famoso film Mississippi Burning, diede l’impulso finale al Civil Rights Act, legge federale che dichiarò illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle strutture pubbliche del paese.
Entriamo nello stato dell’Alabama e arrivati a Tuscaloosa visitiamo il Foster Auditorium dell’università, dichiarato National Historic Landmark.
Nel 1963 l’allora governatore dell’Alabama, Wallace, voleva impedire l’ammissione di studenti di colore all’Università locale.
Tocchiamo poi Selma, uno dei luoghi più famosi dello U.S. Civil Rights Trail.
Nel 1965 le forze dell’ordine locali si scagliarono con violenza contro una marcia pacifista per il diritto di voto. Quel giorno, una domenica di marzo, venne chiamato Bloody Sunday.
Le violenze portarono ad altre marce e altre vittime. Il presidente Johnson fece scortare la terza marcia degli attivisti verso la capitale Montgomery e questo percorso, lungo la statale U.S. 80, è diventato un National Historic Trail.
La città di Montgomery balzò alle cronache grazie a Rosa Parks, la donna che si rifiutò di cedere il suo posto in autobus ad un passeggero bianco che lo pretendeva.
Da vedere il Rosa Parks Museum così come la Dexter Avenue King Memorial Baptist Church, la chiesa dove Martin Luther King Jr. predicò e organizzò il boicottaggio dei mezzi pubblici a Montgomery.
Partiamo in direzione est e fermiamoci a Tuskegee, dove furono formati i primi piloti militari di colore.
La Butler Chapel ha un piccolo museo nel basamento e qui negli anni ’50 si riunivano persone che lottavano per il diritto di voto.
Interessante anche il Tuskegee History Center.
Ci rimettiamo in strada per raggiungere Albany, in Georgia.
Il Movimento di Albany fu la prima sollevazione di massa di una comunità nell’era dei diritti civili e ottenne l’appoggio di Martin Luther King, nato proprio in Georgia, ad Atlanta.
Per apprendere di più visitiamo gli spazi interattivi all’Albany Civil Rights Institute.
Il giorno successivo ci godiamo i paesaggi rurali della Georgia mentre ci dirigiamo ad est, verso l’Oceano Atlantico. Possibilmente facciamo uno stop a Midway per visitare il museo alla Dorchester Academy.
La meta è la bella e storica città di Savannah, fondata nella prima parte del ‘700.
La mano d’opera degli schiavi fu fondamentale per la crescita economica dell’area dopo l’indipendenza americana. Prendiamo del tempo per visitare le tranquille vie e piazze alberate del centro storico.
Si dice che, vista la sua bellezza, il generale nordista Sherman decise di risparmiare Savannah dalla distruzione. Visitiamo la casa-museo Owens–Thomas House & Slave Quarters e il Ralph Mark Gilbert Civil Rights Museum per una visione sulla storia locale degli afroamericani.
Lungo il fiume indugiamo tra negozi e i vari locali dove poter cenare.
Se vogliamo passare qualche ora al mare e in spiaggia dirigiamoci al faro di Tybee Island.
Se invece volessimo osservare, con un po’ di fortuna, gli alligatori nel loro ambiente naturale, andiamo al Savannah National Wildlife Refuge.
Lasciata Savannah, guidiamo di nuovo verso ovest e arriviamo ad Atlanta.
Qui possiamo visitare la casa natale di Martin Luther King Jr, le tombe di King e della moglie, e la vicina chiesa battista dove il giovane reverendo teneva i suoi primi sermoni. Fino al 2019, durante la messa domenicale, era ancora possibile incontrare la sorella di M.L. King, seduta ai primi banchi.
Visitiamo il M.L. King National Historical Park per un viaggio temporale nella storia dei diritti civili.
Fermandosi in città due o tre giorni ci sono naturalmente altri must come il Georgia Aquarium, il World of Coca-Cola, il Centennial Olympic Park e la sede della CNN.
Atlanta offre notevoli ristoranti e una vibrante vita notturna
Lasciamo Atlanta e rientriamo in Alabama e a Anniston vediamo il Freedom Riders National Monument, proseguiamo per Birmingham, una città importante per il movimento dei diritti civili.
Il Birmingham Civil Rights Institute spiega il ruolo della città nella lotta per l’uguaglianza sociale.
Nell’adiacente Kelly Ingram Park, statue e monumenti onorano i leader del Movimento cosi come il vicino Civil Rights National Monument, fondato nel 2017.
Se volete rilassarvi un po’ nella natura passate qualche ora appena fuori città, alle pendici dei verdi Monti Appalachi.
Rientriamo a Nashville per concludere il nostro tour nel sud est degli USA. Facciamo una breve tappa a Scottsboro per visitare il Boys Museum & Cultural Center che spiega la storia di un ingiusto ed infinito processo a carico di alcuni giovani di colore, accusati di violenza nei confronti di due ragazze bianche. Questa fu una delle micce che accesero il Movimento per i diritti civili.
Altra breve tappa a Franklin, per due passi nella deliziosa cittadina appena a sud di Nashville.
Pernottamento a Nashville prima della riconsegna dell’auto e del volo di rientro.
Questo itinerario è solo consigliato.
Può essere sempre modificato e personalizzato secondo le tue esigenze.
Viaggio con MOTO a noleggio
Questo itinerario, con lievi modifiche, è fattibile e consigliato anche in MOTO con presa e rilascio a Nashville
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